Primo premio assegnato al nostro alunno al Concorso “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.

Stamattina cerimonia di premiazione del Concorso rivolto alle classi terze degli Istituti di istruzione secondaria di primo grado

Stamattina, lunedì 9 dicembre, presso l’Aula Magna “A. Di Iuri” del Liceo scientifico Fermi- Polo tecnico Brutium, plesso Pezzullo si è svolta la cerimonia di premiazione del Concorso rivolto alle classi terze degli Istituti di istruzione secondaria di primo grado relativo alla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.

La dirigente dell’Istituto promotore del Concorso, prof.ssa Rosita Paradiso, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa giunta alla sesta edizione che ha visto quest’anno un’ampia partecipazione di alunni delle scuole del territorio e la presentazioni di elaborati di alto valore culturale.

Ad apertura dei lavori l’avvocato De Marco ha presentato alle scuole presenti un breve excursus sul riconoscimento dei diritti femminili. Pur essendo sancita dalla nostra mirabile Costituzione, l’uguaglianza di cittadini e cittadine di fronte alla legge non è stata sempre garantita, né in termini di equa applicazione delle norme né in termini di pari accesso delle donne alle posizioni apicali della società, come dimostra la storia di Rosa Oliva e la sua battaglia per l’accesso alla professione di magistrato. E come dimostrano le lunghe lotte che hanno condotto, solo in tempi recenti, alla Legge contro la violenza sulle donne.

La cerimonia è entrata nel vivo con la premiazione dei video, delle poesie e degli elaborati artistici sul tema “I diritti delle donne(nel mondo)”. Per la sezione prosa/racconti è risultato vincitore il nostro alunno, Angelo Lio della III B, autore di un intenso racconto dal titolo “Tra reale e virtuale”, la storia di una donna, Marica, sposata e costretta a rimanere tutto il giorno in casa ad occuparsi del marito e delle incombenze domestiche. Una donna che, ogni qualvolta il marito va a lavorare fissa il muretto che circonda il giardino di casa sua, oltre il quale immagina una vita dinamica, fatta di uomini e donne che lavorano insieme. E invece Marica non può uscire di casa e così riproduce quella realtà nella sua fantasia, fingendo di vivere una realtà virtuale nella quale lavora con passione e realizza i propri progetti. Peccato che quando il marito rientra a casa Marica ripiombi di colpo nella triste realtà, a guardare al di là del muretto, con gli occhi pieni di tristezza.

Questa la motivazione del premio al lavoro di Angelo: è una storia che commuove e ispira e che rivela una grande sensibilità narrativa resa attraverso una sintassi e scelte lessicali che risultano ben organizzate. Un racconto educativo attraverso cui l’autore ha voluto mostrare come, purtroppo, ancora oggi, i diritti delle donne non vengano rispettati.

Ma, citando ancora la motivazione del premio… “raccontare situazioni di ingiustizia può servire da monito e da spinta per l’empatia, la riflessione e l’azione verso una maggiore equità, per ricordare quanto sia fondamentale lottare per la parità e la dignità di ogni individuo”.          

E giovani scrittori come il nostro Angelo Lio lo dimostrano con la sensibilità e l’intensità delle loro parole.

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