La tematica del bullismo, al di là delle indicazioni ministeriali, è da sempre un argomento che sta a cuore a docenti e Dirigente della Dante Alighieri. In una scuola che fa della cura dei propri alunni il proprio tratto distintivo, in forza della consistenza numerica delle classi ma, soprattutto, del clima inclusivo che è stato costruito negli anni e che fa sì che gli allievi possano contare sui docenti come punti di riferimento, attenti alle dinamiche interne alla classe e promotori di un dialogo costruttivo con gli alunni, parlare di bullismo non costituisce una novità. La scuola ha siglato, infatti, un accordo di collaborazione con l’Università della Calabria per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e stilato un innovativo protocollo di intervento, nonostante l’assenza di fenomeni di questo tipo.
Consapevoli, però, del fatto che il modo migliore per sensibilizzare i ragazzi su queste tematiche sia la narrazione e che la forza delle storie abbatta qualunque resistenza, la Dante Alighieri ha promosso la lettura del testo “Uno contro tutti” di Daniela Cologgi, edito da Einaudi ragazzi e analizzato dagli alunni delle classi seconde della Secondaria di I grado ed il confronto con l’autrice nel corso di un incontro tenutosi il 18 febbraio presso la Sala consiliare del Comune di Rende, coordinato dalla professoressa Katiuscia Milié e organizzato con la collaborazione della libreria Raccontami di Cosenza.
Il testo è stato scelto perché propone un punto di vista inusuale sul bullismo, entrando nella prospettiva del bullo, le cui fragilità e insicurezze vengono svelate nel corso della storia, attraverso il resoconto avvincente di cosa significhi essere messo ai margini e schernito dal gruppo, che è sempre più forte rispetto al singolo.
I nostri ragazzi hanno dialogato con l’autrice, ponendole numerose domande, presentando le proprie riflessioni sul testo, rielaborato e fatto proprio attraverso progetti creativi di sicuro impatto emotivo: un fumetto con le scene più rappresentative del libro, un podcast in tre puntate in cui è stato intervistato il protagonista del libro utilizzando la metodica del Digital Storytelling, ma anche una lettera aperta al bullo protagonista per mettere in evidenza i suoi errori e indurlo a riflettere sull’opportunità di modificare il proprio atteggiamento.
Daniela Cologgi ha apprezzato moltissimo gli elaborati grafici e testuali dei ragazzi e risposto con entusiasmo alle numerose domande poste dai nostri alunni.
La scelta, dunque, di dare spazio a iniziative di letto-scrittura, anche se di invenzione, come strumento per comprendere l’universo adolescenziale e le problematiche connesse, è risultato ancora una volta vincente. Perché le parole, se usate con saggezza e sensibilità, diventano strumento di cambiamento.
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